Insieme ai colleghi Gavino Manca e Andrea Frailis abbiamo depositato interrogazione al Ministero per i beni culturali, di cui ho avuto modo di scrivere qualche giorno fa, in relazione al conflitto insorto fra Comune di Cabras e Sovrintendenza.
Intendiamo dare una mano a risolvere una situazione che riteniamo incredibile e poco consona con i principi che regolano i rapporti fra lo Stato e il sistema delle autonomie locali, primo fra tutti quello di leale collaborazione fra i livelli istituzionali in cui si articola la Repubblica.
Con questo spirito, ribadiamo la nostra vicinanza al Sindaco e all’Amministrazione di Cabras rispetto alla legittima pretesa di avere voce in capitolo su tempi, modi e luoghi in cui debbano realizzarsi gli interventi di recupero e conservazione e, soprattutto, di avere le dovute garanzia circa il permanere dei Giganti di Mont’e Prama presso il museo del territorio di Cabras.
Nell’ interrogazione diamo atto che i Giganti di Mont’e Prama, ritrovati nel territorio del comune di Cabras, devono essere preservati attraverso adeguati interventi di restauro e conservazione ed esposti in spazi sicuri e appositamente organizzati affinché ne sia garantita la fruizione in condizioni di assoluta sicurezza. Il Comune di Cabras, di concerto con il Ministero dei Beni culturali, ha individuato già da tempo percorsi di intervento conservativo degli stessi e la realizzazione di un Museo del territorio all’interno del quale i Giganti vengano sistemati e resi disponibili alla fruizione.
A riguardo, il MiBAC, ha già impegnato le risorse necessarie per fare i primi interventi. I Giganti, oltre a rappresentare un immenso e inestimabile patrimonio storico-culturale, rivestono il ruolo di ambasciatori del territorio in cui sono stati rinvenuti. Partendo da essi può essere, come già si sta facendo, riorganizzata l’offerta turistico-culturale dell’ambito territoriale considerato.
Da notizie si stampa, apprendiamo che la Sovrintendenza competente avrebbe deciso di trasferire alcune delle statue, da Cabras a Cagliari, al fine di realizzare gli interventi di restauro e conservazione senza preventiva e necessaria condivisione con l’Amministrazione locale.
Nello specifico, il Sindaco di Cabras, lamenta mancanza di interlocuzione e chiarezza circa le motivazioni per cui le statue, oggetto di interesse, non possano essere restaurate in loco e, soprattutto, non ci sarebbe alcuna garanzia, una volta conclusi gli interventi di restauro, rispetto al rientro delle stesse a Cabras.
Sulla base di queste premesse, chiediamo al Ministero dei beni culturali un intervento affinché il restauro e la conservazione avvengano, nel rispetto del principio di leale collaborazione, attraverso il coinvolgimento dell’Amministrazione locale e nell’ambito di una Intesa circa modalità, luoghi e tempi degli interventi stessi.