Trenino verde: con l’approvazione della legge 128/2017 nuove risorse per il turismo.
Credo che anche la gestione e valorizzazione del Trenino verde della Sardegna debba trarre spunti e opportunità dalla legge sulle ferrovie turistiche ( la legge 128/2017) che abbiamo approvato in Parlamento. Siamo 4 delle prime 18 ferrovie turistiche inserite in Legge.
Abbiamo il dovere, oltre che la possibilità di lavorare seriamente, istituzioni, associazioni e operatori, per ricavare da ciò il massimo vantaggio.
L’entrata in vigore della legge prevista per il prossimo 7 Settembre ( Legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 Agosto) contiene un’altra suggestione, guarda caso entra in vigore in Autunno. Suggestione che dobbiamo cogliere.
I mesi spalla, quelli Autunnali e Primaverili, ma anche Invernali (l’inverno sardo è, eccetto pochi giorni, davvero mite) sono, devono essere, in Sardegna a maggior ragione, il tempo e lo spazio di massimo utilizzo della ferrovia turistica. Il periodo dell’anno ( Settembre-Aprile) in cui l’offerta di trenino verde rappresenta la modalità principale di visita della Sardegna.
Trenino verde: una grande opportunità per lo sviluppo turistico delle zone interne.
Dobbiamo sforzarci di scrivere, su Trenino verde e turismo nelle nostre aree interne, pagine nuove. Non è utile rimettere in campo i progetti di decenni fa ( se non si sono concretizzati ci sarà un perchè). Dobbiamo utilizzare tutte le opprtunità offerte dalla nostra legge e anche dalle interessanti esperienze italiane ed europee realizzate e vincenti.
Il Ministero dei Trasporti, il Ministero dei Beni culturali, la Fondazione di Ferrovie dello Stato, oltre alla Regione Sarda, l’Arst, ai Comuni e alle loro forme di aggregazione, sono gli interlocutori pubblici con cui ragionare.
Legge 128/2017: il rilancio delle ferrovie turistiche sarde.
Vorrei riportare qui alcuni elementi della legge che dovremo utilizzare come opportunità per il rilancio delle ferrovie turistiche sarde.
Primo elemento. Le ferrovie turistiche sono altra cosa rispetto al trasporto locale. Abbiamo portato a compimento quanto per anni hanno proposto i nostri imprenditori turistici. Ricordo fra tutti il mio amico Claudio Meloni da cui ho imparato tantissimo sul trenino verde.
Dire, in legge, che sona altra cosa rispetto al Trasporto pubblico locale significa che:
Sicurezza: la maggior parte delle volte che il treno turistico si è fermato, è stato per problemi di sicurezza. Ultimo caso la tratta Mandas-Sorgono. Ritengo a proposito che quella sulla sicurezza sia una delle disposizioni più importanti contenute in Legge. Verrà definito un insieme di regole di sicurezza differenti ( in legge scriviamo standard di sicurezza equivalenti) per le ferrovie turistiche.
Per un treno che procede a 30 km orari su infrastrutture vecchie realizzate fra fine 800 e primi del 900, non si richiederanno più gli stessi accorgimenti di sicurezza previsti (giustamente) per i treni che fanno trasporto ordinario. Si scriveranno (attraverso l’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria e il Ministero Trasporti) regole di sicurezza equivalenti. Che garantiscano la massima sicurezza ai passeggeri, ma tenuto conto delle condizioni specifiche della infrastruttura ferroviaria e del materiale rotabile.
Trenino verde: Promozione turistica tra pubblico e privato.
La gestione delle ferrovie turistiche. Le imprese ferroviarie, nel nostro caso l’Arst, manterranno la conduzione e la manutenzione delle ferrovie turistiche ma la programmazione, promozione e gestione turistica potrà essere affidata anche ad altri soggetti pubblici e privati. Agli enti locali e agli operatori che nei territori vorranno essere protagonisti. Alle associazioni che in questi anni, e anche nel lungo e faticoso iter di approvazione della legge, hanno svolto un ruolo determinante.
L’utilizzo intermodale delle ferrovie turistiche. Attraverso i treni ma anche coi ferrocicli o velorail. Per chi crede davvero nella forza attrattiva del Trenino verde e nello sviluppo turistico delle aree interne, è fondamentale stare dentro questo quadro di opportunità.
Anche perchè è solo attraverso queste modalità e questi percorsi che potranno essere sviluppati progetti fattibili e attivate risorse economiche pubblico/private e risorse professionali, associative e imprenditoriali di qualità. Molte di queste ultime già in campo. Chiedono da tempo regole certe e chiare!
Ora le regole ci sono. Procediamo!
Romina Mura _ Deputata Partito Democratico