In Sardegna c’è ancora oggi una visione molto marginale della potenzialità di sviluppo delle aree interne: troppi interventi spot che spesso si traducono in trasferimenti di risorse senza una visione o una prospettiva. Invece qui più che mai la strategia di sviluppo deve puntare su questa leva. Serve una programmazione vera che si declini in strumenti di pianificazione, in fondi mirati e in sostegno alla progettualità dei territori, costruita secondo logiche di inclusione e di programmazione dal basso.
Una serie di passaggi sono stati fatti nella scorsa legislatura, prevedendo risorse e interventi strutturali per rafforzare una delle leve per lo sviluppo del Paese e in modo particolare della Sardegna, dello spopolamento e dell’invecchiamento come temi cruciali per il futuro, allarme rosso a tutti gli effetti in Sardegna.
C’è la necessità di ridare un senso ai luoghi e a farli diventare attrattivi, utilizzando criteri di sostenibilità anche ambientale E’ bene che, chi si vuole candidare a governare il futuro, possa imparare dagli errori del passato e modificare metodi di governo.