La proposta di legge, voluta fortemente dalla Lega con la grave complicità del Movimento 5 Stelle, che trasforma l’attuale diritto alla legittima difesa nella prerogativa a ‘farsi giustizia da soli’ è provvedimento inutile, sbagliato e pericoloso.
Perché inutile?
Perché nel nostro ordinamento già esiste e funziona un complesso di norme che disciplina la legittima difesa.
C’e l’articolo 52 del codice penale che da diritto alla “autotutela” riconosciuta ai cittadini nel caso in cui si trovino in una improvvisa situazione di pericolo imminente (per sé o per altri), da cui è necessario difendersi e non sia possibile rivolgersi all’autorità pubblica per ragioni di tempo e di luogo. Purché nel rispetto della proporzionalità fra offesa e difesa.
Proporzionata è la difesa alla stregua dei beni in gioco e dei disvalori delle condotte poste in essere.
Se c’è un ladro o un aggressore ferito o ucciso in seguito a una reazione, spetta ovviamente (siamo e restiamo uno Stato di diritto), al magistrato stabilire se la reazione è proporzionata al pericolo subito, se il pericolo era reale e attuale, tenendo sempre presente che il cittadino che si trovi davanti a un aggressore che lo minaccia può difendersi e le leggi sono dalla sua parte.
Tant’è che i casi di cittadini finiti sotto processo per accertamento di legittima difesa (10 per legittima difesa e 5 per eccesso colposo di legittima difesa, su un totale di circa 1.300.000 procedimenti penali pendenti), sono stati e sono pochissimi e nella maggior parte dei casi i giudici hanno stabilito l’archiviazione e quindi la congruità della legittima difesa.
Perché sbagliato e pericoloso?
Perché stabilire che viene meno il principio della proporzionalità fra offesa e difesa ha quale unico effetto quello di sdoganare la giustizia “fai da te” per i privati e sancire la rottura del monopolio statale dell’uso della forza.
Perché istituzionalizzare la mancanza di fiducia nello Stato e incentivare la corsa ad armarsi, il governo Lega-M5S ha allargato le maglie legislative per la detenzione di armi, anche di armi da guerra, approfittando del recepimento della direttiva europea del 2017 (Direttiva UE 2017/853)
dà via libera al Far West.
Perché dagli Stati Uniti ci arriva una voce forte e chiara, quella del Movimento giovanile ‘Never again’ ‘Mai più’, che chiede alle Assemblee legislative di quel Paese di scrivere e approvare leggi che limitino fortemente l’accesso, in termini di acquisto, possesso e utilizzo, alle armi.
‘Non vogliamo più morti e feriti causati dalla fissazione per le armi e dal mito culturale-antropologico del presunto diritto a difendersi da soli’. Questo chiedono i giovani di ‘Never again’.
Gli Stati Uniti registrano infatti un numero di omicidi da arma da fuoco sei volte maggiore rispetto al Canada e quasi 16 volte maggiore rispetto alla Germania. Vi si registra più di una sparatoria di massa al giorno e, negli Stati dove è più facile ottenere un’arma, un numero maggiore di suicidi.
Negli Stati dove è più facile procurarsi un’arma, infine, si registra anche una quantità maggiore di agenti di polizia uccisi in servizio.
Questi dati confermano che un maggior numero di armi in circolazione non determina più sicurezza e che quando lo Stato rilascia la ‘licenza di uccidere’ ai propri cittadini si sta semplicemente voltando dall’altra parte.
Si costruisce più sicurezza ampliando gli organici, le prerogative, anche economiche, delle forze dell’ordine.
Si costruisce più sicurezza tenendo aperte le caserme nelle periferie urbane e rurali.
Si costruisce più sicurezza favorendo la cultura della legalità’, del rispetto e dei diritti.
La sicurezza dei cittadini deve restare prerogativa esclusiva dello Stato.
La giustizia fai da te è la negazione dello stato di diritto.
Per questo siamo fermamente contrari a questa riforma che alimenta le paure e spinge i cittadini ad armarsi!
Romina Mura _ Deputata Partito Democratico