Purtroppo, ancora morti sul lavoro. Ci stringiamo sgomenti accanto alla famiglia dell’operaio stroncato a Sorso, in circostanze che confidiamo saranno presto chiarite e a quella dell’operaio di 39 anni, deceduto per il crollo di un solaio in un cantiere a Trento.
Il lavoro dovrebbe essere speranza di una vita degna e invece ancora una volta ha portato la morte di un giovane. A questo non ci rassegneremo mai.
Il fenomeno delle morti bianche non accenna a rallentare e anzi i numeri di quest’anno già ci prospettano un aggravamento. Credo che i lavoratori, soprattutto quelli più giovani e forse più inesperti o meno tutelati, stiano pagando un prezzo assurdo in termini di vite ma anche di infortuni. Questa non è la ripresa che si può volere, questo non è un ‘danno collaterale’ accettabile.