Il Consiglio dei Ministri del 20 maggio 2021, ha approvato il decreto Sostegni bis.
Il decreto interviene con uno stanziamento di circa 40 miliardi di euro al fine di potenziare ed estendere gli strumenti di contrasto alla diffusione del contagio e di contenere l’impatto sociale ed economico delle misure di prevenzione che sono state adottate.
Il nuovo sistema di welfare per i lavoratori dello spettacolo assicura finalmente adeguate tutele assistenziali e previdenziali, correggendo le numerose storture emerse negli ultimi due decenni e divenute non più sostenibili dopo la pandemia.
Il provvedimento ridisegna le tutele tenendo conto delle specificità del settore, in cui il rapporto di lavoro è strutturalmente discontinuo per il carattere oggettivo della prestazione, non per scelta datoriale o del lavoratore stesso.
La discontinuità non è stata tuttavia fino ad oggi riconosciuta dalla normativa italiana come elemento distintivo delle prestazioni lavorative nello spettacolo. Le norme, di fatto, hanno impedito a migliaia di lavoratori di accedere a diritti costituzionalmente garantiti: dall’indennità di malattia a quella di maternità fino al trattamento pensionistico.
Il nuovo sistema di welfare mira a riconoscere ai lavoratori dello spettacolo le tutele che esistono per altre tipologie di professionisti, al fine di assicurare migliori condizioni di equità e dignità sociale, favorire lo sviluppo di una piena riconoscibilità del lavoro del settore e contribuire all’emersione del lavoro nero.
Le misure prevedono:
▪ L’istituzione dell’Alas, assicurazione per la disoccupazione involontaria dei lavoratori autonomi dello spettacolo;
▪ L’aggiornamento con cadenza quinquennale delle figure professionali tutelate;
▪ L’adeguamento e ampliamento delle tutele alla genitorialità;
▪ L’adeguamento ed estensione dell’indennità di malattia;
▪ L’Innalzamento della retribuzione giornaliera a fini assistenziali;
▪ L’assicurazione Inps per gli iscritti al FLPS contro gli infortuni sul lavoro.