L’uso spregiudicato delle parole è una costante di questa legislatura.
Annunciano di aver abolito la Povertà e la Corruzione.
Promettono di garantire la Dignità via decreto.
Denominano un decreto Sicurezza. E un altro Spazzacorrotti.
Lasciando intendere nel primo caso che attraverso lo stesso, mediante gli strumenti contemplati nei confronti dell’uomo nero’ utilizzato per fomentare odio, paure e consenso elettorale per la peggiore destra che ci poteva capitare, si garantiranno ‘tranquillità, ordine, regole e serenità nelle nostre città’ come trionfalmente ha dichiarato Matteo Salvini, il Capitano del Governo del cambiamento.
E invece no.
Il Decreto, che più propriamente dovremo definire Decreto ‘Salvini’ ‘Disordine’ e ‘ Insicurezza’ ridurrà le certezze giuridiche e quel minimo di sicurezza sociale fino a oggi garantite ai richiedenti asilo, alle donne e agli uomini che, scappando da guerre, violenze e persecuzioni, arrivano nei nostri Territori.
E allo stesso modo il Decreto Salvini aumenterà l’insicurezza e le Paure dei cittadini italiani.
Perché chi non verrà inserito nei percorsi di protezione internazionale finirà quasi certamente in un angolo buio delle nostre periferie, o sul libro paga della malavita, o a lavorare in nero nelle nostre campagne o in uno dei tanti cantieri edili.
A fronte di ciò aumenteranno le sacche degli emarginati e insieme le paure, la percezione d’insicurezza e vulnerabilità dei cittadini italiani.
Perché, presto tutti ne avranno consapevolezza, il Decreto simbolo di Matteo Salvini e della Lega sostenuto da un Movimento 5 Stelle, che ritengo abbia gettato la maschera e così definitivamente tradito un pezzo rilevante del proprio elettorato, votato anche da Forza Italia e Fratelli d’Italia, cancella diversi diritti dei richiedenti asilo: l’accoglienza diffusa, le lezioni d’italiano, la formazione professionale, gli psicologi, gli assistenti sociali, i mediatori culturali, i medici e gli infermieri, in definitiva l’integrazione.
Il Decreto Salvini non cancellerà però né gli immigrati, né i richiedenti asilo, né i disperati che arrivano via mare. L’Istituto per gli studi di politica internazionale stima che da qui al Dicembre 2020 in Italia ci saranno 140 mila irregolari in più. Fatevi due conti.
Si aggiunga a ciò la scelta del Governo italiano di nicchiare sull’adesione del nostro Paese al Global Migration Compact (a fronte di 164 Paesi che lo hanno sottoscritto) di fatto a non prendervi parte insieme ad altri Paesi europei campioni di democrazia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Austria, Slovenia e Bulgaria ai quali si affiancano gli USA di Trump, il Brasile di Bolsonaro, Israele e l’Australia, siamo innanzi a un capolavoro.
Oltre ad avere più irregolari saremo tagliati fuori da qualsiasi tavolo in cui si costruiranno risposte globali in materia di migrazioni.
E siccome una mano lava l’altra, il Movimento 5 stelle ha detto SI a queste schifezze fascistoidi e in cambio ha avuto il SI muto della Lega allo Spazzacorrotti.
Un altro mostro giuridico. Giulia Bongiorno, Ministra della Pubblica Amministrazione ha definito il blocco della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, la perla di questo Decreto, “bomba atomica sui processi”.
I Professori universitari si sono appellati a Sergio Mattarella, nostro Presidente della Repubblica, perché considerano incostituzionale la sospensione della prescrizione, dopo la sentenza di primo grado.
Gli avvocati penalisti sostengono invece che si rischia di “intaccare la presunzione di innocenza e il diritto alla difesa e di compromettere la durata necessariamente limitata e ragionevole del processo”.
Anche il Consiglio Superiore della Magistratura ha espresso giudizio negativo.
Durante i lavori parlamentari ci siamo sentiti dire dalla pentastellata Giulia Sarti che coloro che votavano a favore della loro legge, che sarebbe bene definire “Spazza Stato di diritto”, erano i Buoni e gli Onesti. Mentre Noi, che abbiamo votato contro dopo avere tentato invano di fornire contributi migliorativi del testo, siamo stati definiti i Cattivi e amici dei Corrotti.
Vedete cari 5 Stelle essere Gustizialisti e Manettari è altra cosa rispetto a essere Giusti.
E voi siete Giustizialisti e Manettari con tutti eccetto che con i vostri Amici.
Il Partito Democratico, quando si parla di misure di contrasto alla corruzione, è sempre attento, è sempre presente, è sempre in prima linea.
Siamo ben consapevoli che la lotta alla corruzione e all’illegalità che si annida nella pubblica amministrazione è un’assoluta necessità in un Paese, come il nostro, in cui il fenomeno è endemico e diffuso.
Questa attenzione l’abbiamo dimostrata nella scorsa legislatura, quando abbiamo introdotto una legislazione molto puntuale, con un aumento delle pene significativo per tutti i reati contro la pubblica amministrazione, con la reintroduzione del falso in bilancio, con l’introduzione del reato di autoriciclaggio, con l’istituzione dell’Autorità nazionale anticorruzione – che è stata dotata di personale, risorse e poteri per operare adeguatamente – e con la legge sul cosiddetto whistleblowing, cioè una legge finalizzata a garantire la possibilità della denuncia anche all’interno delle pubbliche amministrazioni di comportamenti lesivi della pubblica amministrazione stessa.
Un osservatore attento non avrà certo difficoltà a verificare il grande lavoro che Noi, senza mai vestire i panni degli sceriffi, abbiamo fatto contro il malaffare e l’illegalità. Non siamo certo all’anno zero della lotta alla corruzione.
I Decreti “Insicurezza” e “Spazza Stato di Diritto” sono la dimostrazione di quanto Cinque Stelle e Lega siano complementari nella messa in discussione dei principi basilari della nostra Costituzione.
Dove non può la Lega arrivano i 5 Stelle e viceversa.
Una sgangherata compagnia di governo che, di questo passo, metterà in ginocchio la nostra democrazia.