Oggi, nel corso dell’audizione del presidente di Ita Alfredo Altavilla in Commissione Lavoro e Trasporti della Camera, sono intervenuta a proposito dei dipendenti di Covisian a rischio di perdere il posto di lavoro dopo la fine del contratto con Ita.
Oggi abbiamo fatto solo un primo passo, spero che Ita mostri una disponibilità diversa e si assuma una responsabilità rispetto al comportamento di Covisian, Ita non è una società qualsiasi, è partecipata dallo Stato, di grande autorevolezza e non si può permettere questo atteggiamento di scaricabarile. Forse lo può fare da un punto di vista giuridico ma non etico né politico.
Mi aspetto che, rispetto a un necessario chiarimento, Ita si mostri disponibile ad aiutarci a capire e a trovare una soluzione, perché sebbene sia in mezzo a una procedura complessa in una situazione di mercato non facile, Ita rimane una società a capitale pubblico e questo impone un ulteriore presa di posizione rispetto alla necessità di rispettare una legge dello Stato come la clausola sociale. Ita ha sbagliato a non partecipare al tavolo del Ministero del Lavoro, perché anche se non era inclusa in quell’accordo commerciale, aveva una responsabilità in solido rispetto alla scelta del soggetto che poi ha gestito il call center Ita.