Oggi è stata la giornata del bonus “monopattini”, come è stato chiamato burlescamente.
E’ da mesi che le opposizioni, ogni qualvolta devono muovere una critica al Governo, fanno riferimento a questa misura statale, definendola inutile e di scarso interesse per gli Italiani.
Secondo i dati del Ministero dell’Ambiente, la misura non è passata inosservata e tanti sono stati coloro che hanno fatto istanza al fine di beneficiare di un buono mobilità per effettuare un acquisto ovvero, avere il rimborso degli acquisti effettuati a partire dal 4 maggio per biciclette (anche assistite), e-bike, monopattini, scooter elettrici, ma anche servizi di mobilità condivisa come lo scooter sharing o il bike sharing.
E sebbene in questo periodo di emergenza sanitaria le priorità siano altre, ritengo degna di menzione la disponibilità degli Italiani a sposare forme di mobilità sostenibili, il cui utilizzo diffuso può contribuire all’abbattimento delle emissioni inquinanti e quindi al miglioramento della qualità ambientale.
Quindi ben vengano le ulteriori risorse con cui, in legge di bilancio, andremo a rifinanziare questa misura.
Ma… c’è sempre un ma…
Una misura buona e giusta come il bonus mobilità, poteva, come già è capitato in altri casi, essere attivata con semplicità e senza inciampi?
Ebbene no.
E’ cosi successo che il “Click day”, modalità per accedere alla misura, previsto per oggi 3 novembre, si è rivelato, lo avevamo detto in tanti eh, poco funzionale e penalizzante per molti consumatori, i quali non sono riusciti ad avere il buono/rimborso per l’acquisto della bici e degli altri mezzi e servizi.
In particolare sono andati in tilt i servizi di identità digitale di Poste Italiane (SPID) e Sielte, fra le modalità previste per ricevere il rimborso/buono.
In serata, a fronte, fra gli altri, della sollecitazione del nostro Gruppo alla Camera, è intervenuto il Ministro Costa a rassicurare. “Invito tutti a entrare nel sistema anche con calma, anche nei prossimi giorni, perché abbiamo appostato altri fondi ad hoc in legge di Stabilità e assicuro che tutti coloro che hanno una fattura o uno scontrino parlante al 2 novembre, saranno rimborsati”.
Tutto bene quel che finisce bene. Spero vivamente, che dopo l’esperienza di oggi, manderemo definitivamente in pensione, il “Click day” quale modalità di erogazione di benefici pubblici come il bonus bicicletta. Sebbene le risorse siano limitate, bisogna sforzarsi a trovare modalità di erogazione più giuste e razionali. Non può essere che la possibilità di beneficiare di una sovvenzione pubblica, sia legata alla buona sorte. Perché di questo si tratta.
Romina Mura _ Deputata Partito Democratico