Ho presentato un’interrogazione al governo vista la situazione di affluenza spropositata di persone verso le seconde case in Sardegna e ho espressamente chiesto che il Presidente della Regione Solinas adotti l’ordinanza.
Chiedo al Governo se non ritenga opportuno condizionare il trasferimento presso le seconde case al rispetto di ulteriori regole e intensificare i controlli alle partenze ovvero affiancare la Sardegna nei controlli agli arrivi.
E se non ritenga opportuno convocare il tavolo tecnico per rivalutare la situazione e adottare tutte le misure necessarie per tutelare i cittadini sardi rispetto alle dinamiche di contagio che purtroppo caratterizzano il resto del Paese, visto, fra le altre cose, il rallentamento delle operazioni vaccinali.
A seguire testo interrogazione presentata.
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, al Ministro della Salute – Per sapere – premesso che:
Il decreto legge 13 marzo 2021, n. 30 e il dpcm 2 marzo 2021 dispongono l’applicazione di misure restrittive per il contenimento del contagio da Covid-19.
Dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile, in tutte le zone gialle si applicano le disposizioni previste per le aree arancioni.
Il 3, 4, 5 aprile, su tutto il territorio nazionale ( tranne che in Sardegna zona bianca) si applicheranno le restrizioni previste per le zone rosse.
Relativamente agli spostamenti, nelle regioni inserite in zona rossa e in tutte le regioni nei giorni 3, 4 e 5 Aprile, sono consentiti gli spostamenti solo per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra regione o provincia autonoma); il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle seconde case ubicate dentro e fuori regione.
Il rientro nelle seconde case ubicate fuori dalla regione rappresenta la modalità attraverso la quale potrebbero esserci spostamenti consistenti da regioni in zona rossa e arancione verso la Sardegna, unica regione inserita in zona bianca.
Potrebbe cosi configurarsi, anche in concomitanza con le festività di Pasqua e Pasquetta ( giornate in cui tutta l’Italia, eccetto la Sardegna, sarà sottoposta alle restrizioni prescritte per le zone rosse) il trasferimento in Sardegna di migliaia di proprietari di seconde case (203.300) quì ubicate, che automaticamente godrebbero delle prerogative di movimento e accesso ai luoghi, spazi e mezzi pubblici fruibili nell’unica zona bianca italiana.
Al momento, sulla popolazione sarda, è in corso un’attività di testing e screening per verificare la diffusione del Covid. Il numero di nuovi casi registrati si attesta fra i 70 e 100 ogni 100 mila abitanti.
Al di sotto delle soglie limite fissate dal CTS quali parametri per sottoporre le regioni alle restrizioni delle zone gialle, arancioni e rosse. A oggi, in Sardegna, sono stati somministrati 141465 vaccini anti-Covid ( 64,1%) su 220750 dosi consegnate. L’isola si conferma ultima fra le regioni italiane, relativamente alla somministrazione vaccinale.
A partire dallo scorso 8 marzo, sulla base di ordinanza regionale, chi arriva in Sardegna, presenta certificato di vaccinazione ovvero di negatività al Covid. In alternativa si sottopone a test antigienico gratuito presso porti e aeroporti o si impegna a farlo, a proprie spese, presso struttura sanitaria, o ancora osserva 10 giorni di quarantena cautelare.
Ieri 15 marzo, il dottor Massimo Temussi, Commissario dell’ATS sarda ha dichiarato che il sistema sanitario sardo non è in grado di garantire le attività di testing all’ingesso, laddove dovessero aumentare gli arrivi. Il Presidente RAS Christian Solinas, come riportato oggi 16 marzo da l’Unione sarda, chiede al Governo che i controlli anti-Covid si facciano nei porti e aeroporti di partenza verso la Sardegna.
Il contesto brevemente descritto evidenzia che se, come sembrerebbe consentito dalle faq consultabili sul sito del Governo, aumentassero gli arrivi di proprietari di seconde case provenienti da zone rosse e arancioni, senza regole chiare e controlli alla partenza o all’arrivo, la Sardegna oggi zona bianca, potrebbe mostrarsi particolarmente vulnerabile a una nuova e eventuale diffusione del Covid, come già capitato la scorsa estate.
Se siate a conoscenza della situazione.
Se non riteniate opportuno condizionare il trasferimento presso le seconde case al rispetto di ulteriori regole e intensificare i controlli alle partenze ovvero affiancare la Sardegna nei controlli agli arrivi.
Se non riteniate opportuno convocare il tavolo tecnico per rivalutare la situazione e adottare tutte le misure necessarie per tutelare i Sardi rispetto alle dinamiche di contagio che purtroppo caratterizzano il resto del Paese, visto, fra le altre cose, il rallentamento delle operazioni vaccinali.
On. ROMINA MURA
Presentatore