La legislatura sta per terminare. Possiamo dire, come Gruppo parlamentare e come Partito democratico, di lasciare un Paese in condizioni migliori rispetto a come lo abbiamo trovato. I dati OCSE ci forniscono la misura dei risultati raggiunti. La crescita si attesta su un + 1,6% nel 2017; il deficit è ridotto al 2,1%, aumenta l’occupazione. Ricordate uno dei Tre leader politici che competono con Noi Pd. Qualche anno fa prometteva un milione di posti di lavoro. Bene il Cavaliere li promise. Noi li abbiamo creati con politiche finalizzate a incentivare le assunzioni e ad abbattere il carico fiscale delle imprese, e in particolare il costo del lavoro.
Rimane ancora molta strada da percorrere. E non a caso noi ci candidiamo a governare, ancora il Paese. Se le riforme e le politiche strutturali non avranno uno stop, a causa di pericolosi salti nel buio, l’Italia porterà a compimento la risalita e la crescita diverrà una costante dei prossimi anni. Come Partito democratico, siamo pronti e con questo spirito affronteremo la sfida elettorale del marzo 2018.
Con questa prospettiva abbiamo costruito la manovra di finanza pubblica per il 2018, attraverso il decreto fiscale, convertito definitivamente alla fine del mese di Novembre, e la proposta di bilancio che sarà legge dello Stato prima di Natale. Come si potrà constatare dalle varie misure, crescita, occupazione, diritti e qualità della vita, sono la nostra ossessione.
Il cosiddetto Decreto fiscale si articola in misure, appunto, fiscali e in diversi provvedimenti che riguardano le imprese, i cittadini e i territori. Con particolare attenzione alle zone terremotate. Sempre con l’attenzione concentrata su politiche di crescita.
Fra gli interventi più importanti ricordo che sono stati scongiurati gli aumenti IVA e accise per il 2018.
Vengono riaperti i termini di rottamazione delle cartelle, dopo il successo del primo programma con relative maggiori entrate di circa 6 miliardi.
Rifinanziato il Fondo occupazione.
Reintrodotta la fattura a 28 giorni. Grazie ad una norma inserita nel decreto è stata bloccata la prassi oggettivamente poco trasparente di molte imprese di telefonia e di pay-tv di fatturare i consumi ogni 28 giorni. Si trattava, infatti, di un aumento arbitrario del costo per circa 86 milioni di abbonamenti a telefoni cellulari e 7 milioni di famiglie che hanno la pay-tv. La nuova disciplina relativa alla cadenza del rinnovo e della fatturazione dei servizi di comunicazione elettronica stabilisce che deve essere su base mensile.
Abbiamo poi previsto, intervento legislativo molto atteso, che il reato di stalking non si possa estinguere con una esclusiva azione di risarcimento danni.
Per quanto attiene la Sardegna è stanziato un contributo di 10 milioni di euro per il 2017 e di 15 milioni di euro per il 2018 a favore della Regione per concorrere al ristoro delle aziende agropastorali. Sono dettate norme riguardanti l’estinzione dei nostri debiti sanitari accertati alla data del 31 dicembre 2016
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Romina Mura _ Deputata Partito Democratico