ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02619

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 215 del 25/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: MURA ROMINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/07/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO PER IL SUD
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 25/07/2019
Stato iter:
06/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/11/2019
Resoconto DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 06/11/2019
Resoconto MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/07/2019

DISCUSSIONE IL 06/11/2019

SVOLTO IL 06/11/2019

CONCLUSO IL 06/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02619
presentato da
MURA Romina
testo di
Giovedì 25 luglio 2019, seduta n. 215

   MURA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro per il sud. — Per sapere – premesso che:

   la società Porto Industriale Cagliari S.p.a. (Cict) si occupa del carico, dello scarico delle navi e della movimentazione dei container (cosiddetti Transhipment) in quanto concessionaria delle banchine del porto industriale di Cagliari (Porto Canale);

   con delibera del 7 giugno 2019, il consiglio di amministrazione della Cict ha assunto la decisione di avviare la procedura di riduzione del personale per l'intera forza lavoro impiegata dalla stessa pari a 210 lavoratori con conseguente cessazione dell'attività entro e non oltre il 31 agosto 2019;

   i profondi cambiamenti nei settori dello shipping e del terminal container, in particolare la concentrazione di volumi di contenitori movimentati in un numero limitato di porti con conseguenti impatti negativi sulla competitività degli altri, fra i quali Cagliari, caratterizzati da spazi limitati e deficitari dal punto di vista infrastrutturale e la decisione di Hapag Lloyd di dirottare il proprio traffico container verso altri porti del Mediterraneo, hanno determinato una drastica riduzione del volume dei contenitori movimentati da Cict: dai 671.176 TEU's nel 2016 ai 44.142 TEU's ad aprile del 2019, con la riduzione di tutte le attività del porto industriale;

   la Cict denuncia che le ingenti perdite di esercizio hanno assorbito le riserve patrimoniali e parzialmente intaccato il capitale sociale della medesima, tanto da rendere impossibili misure alternative alla riduzione del personale comprese la Cassa integrazione guadagni straordinaria non potendo l'azienda garantire il reimpiego dei lavoratori al termine dell'intervento e comunque l'attuazione di un programma di risanamento aziendale;

   la cessazione delle attività di Cict, oltre al licenziamento dei 210 lavoratori diretti, determinerebbe anche quello dei lavoratori delle cosiddette società satelliti, Iterc (63), CTS (16), MPS (10), e dei circa 450 lavoratori dell'indotto –:

   se sia a conoscenza della situazione;

   quali iniziative di competenza intenda promuovere per scongiurare la cessazione dell'attività di impresa ovvero per garantire, attraverso specifici e mirati ammortizzatori sociali, un adeguato supporto reddituale ai lavori interessati;

   se il Governo non ritenga di promuovere un tavolo di confronto nazionale che metta insieme tutti i soggetti interessati, con la partecipazione di rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, del Ministero per il Sud, della regione Sardegna, del comune di Cagliari, dei sindacati e dell'azienda.
(5-02619)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 novembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-02619

  Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo indicato in oggetto, rappresento quanto segue.
  Il porto industriale di Cagliari è una infrastruttura, al centro del Mediterraneo, realizzata per lo smistamento e il trasporto delle merci in container. Da circa venti anni la Società Porto Industriale di Cagliari – CICT (Cagliari International Container Terminal) costituisce l’hub per il transhipment in Sardegna con una movimentazione e smistamento dei container che nel 2015 ha raggiunto quasi i 700.000 TEU. A partire dal 2015 tuttavia la forte crisi nel settore del transhipment ha determinato una riduzione del 70 per cento del traffico con conseguente contrazione del fatturato della società in parola e la decisione della stessa di cessare l'attività.
  In data 19 giugno 2019 la società ha avviato la procedura di licenziamento collettivo di tutto il personale occupato e ha comunicato la conseguente cessazione dell'attività entro e non oltre il 31 agosto 2019.
  In data 31 luglio 2019 si è tenuto un tavolo di esame e confronto, presso il Ministero dello sviluppo economico, con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero delle infrastrutture e trasporti, la regione Sardegna e le parti sociali teso a individuare soluzioni mirate alla salvaguardia dei livelli occupazionali e alla promozione di un progetto di reindustrializzazione e rilancio dell'attività portuale.
  In esito all'incontro l'azienda ha accolto e accettato la proposta del Governo di valutare la percorribilità di uno strumento di supporto al reddito dei lavoratori, che consentisse di scongiurare per quanto possibile i licenziamenti, e, in data 9 ottobre 2019 è stata autorizzata la concessione del trattamento di integrazione salariale per crisi aziendale, ai sensi dell'articolo 44 del decreto-legge n. 109 del 2018, a decorrere dal 2 settembre 2019 fino al 1o settembre 2020 per i lavoratori della società in parola.
  La regione Sardegna, interpellata, riferisce che in questi giorni sta provvedendo ad avviare le procedure di profilazione dei dipendenti in cassa integrazione straordinaria, finalizzata a definire i relativi percorsi formativi cui dovranno obbligatoriamente partecipare i lavoratori.
  Per quanto concerne il rilancio industriale del Porto Canale di Cagliari, la Regione ritiene fondamentale l'istituzione della Zona Economica Speciale (ZES) nell'area portuale di Cagliari, come individuata dal Piano Strategico Regionale presentato al Governo nel 2018. Allo stato attuale la Regione sta provvedendo all'identificazione degli ambiti territoriali inseriti nel Piano anzidetto per una definizione delle perimetrazioni delle ZES.
  Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, interpellato in riferimento al presente atto di sindacato ispettivo, ha riferito che in data 9 settembre 2019 l'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna ha disposto la revoca della licenza d'impresa alla società Porto Industriale di Cagliari per il mancato, e reiterato, rispetto degli impegni assunti nel programma operativo con la conseguente decadenza della concessione di cui la stessa era titolare.
  Al fine del rilancio del settore transhipment in Sardegna, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha comunicato, inoltre, che è di imminente pubblicazione una manifestazione di interesse internazionale per individuare un nuovo terminalista cui affidare il compendio del Porto canale di Cagliari.
  In conclusione, desidero evidenziare che il Governo presterà la massima attenzione agli sviluppi della vicenda con l'obiettivo di assicurare la tutela dei livelli occupazionali e l'attivazione delle azioni più efficaci per il rilancio industriale dell'area portuale interessata.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

licenziamento collettivo

contenitore