L’Italia si è dotata, finalmente, di una legge sulle unioni civili.
Abbiamo perso 20 anni a rincorrere, senza mai portarle a compimento, formule di unione legale fra le persone dello stesso sesso. Rigidità ideologiche e scarso coraggio, in particolare da parte delle forze di centro sinistra che, comunque, si sono alternate nella guida del Paese, hanno impedito a donne e uomini di questo Paese di avere diritti e la possibilità di costituirsi in famiglia riconosciuta dalla Legge.
Succedeva così che se Mario finiva in ospedale, Paolo, suo compagno di vita, non poteva occuparsi di Lui, perché legalmente non riconosciuto. E se Mario moriva, Paolo non aveva diritto alla reversibilità della pensione, non poteva subentrargli nell’affitto di casa e non poteva disporre in nessun modo del compagno della sua vita. E attenzione questi diritti elementari non erano riconosciuti nemmeno alle coppie di fatto fra uomo e donna.
Una situazione inaccettabile. Che riconosceva esclusivamente la famiglia tradizionale, fingendo che la società nel frattempo non fosse cambiata. Per anni abbiamo, anzi hanno negato, diritti e una vita serena a donne e uomini che, nel nostro Paese, vivevano, lavoravano e pagavano le tasse.
Noi, il Partito democratico, abbiamo scelto, con coraggio e responsabilità di colmare questo vuoto di civiltà. Oggi, grazie alla legge sulle Unioni civili, due donne o due uomini che stanno insieme, se vogliono, possono diventare coppia legale, riconosciuta dallo Stato, sia rispetto ai diritti che ai doveri.
La legge sulle Unioni civili rappresenta un importante passo avanti in materia di diritti. Insieme alla Legge sul fine vita, al Dopo di noi, al Divorzio breve, alla Legge contro le Dimissioni in bianco e il Femminicidio, all’introduzione nel nostro ordinamento del Reato di tortura e di quello di Caporalato, alla Legge sull’Autismo, a quella per la Tutela dei minori non accompagnati e alla Legge contro il Cyberbullismo.
Noi, il Partito democratico abbiamo governato il Paese con una particolare attenzione ai diritti.
Grazie al nostro lavoro, oggi, gli Italiani possono vantare maggiori prerogative e diritti.
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Romina Mura _ Deputata Partito Democratico