Ma se fossi costretta a scegliere fra Berlusconi e Di Maio, che faresti?
E’ da giorni che nei salotti televisivi e sui giornali imperversa l’interrogativo. Non ho ancora capito se si tratta di uno scherzo ovvero, di un gioco per testare l’equilibrio e i nervi saldi dei malcapitati, a cui tocca rispondere.
Non capisco la domanda perché prefigura un mondo che non c’è. Per fortuna. Aggiungo.
Mi permetto sommessamente di ricordare che oltre a Berlusconi e il centrodestra e Di Maio e i 5Stelle, in questo Paese, esiste un Campo progressista. Ancora frammentato, certo. Ma c’è.
Una realtà importante: Renzi e il Partito Democratico.
E sopratutto esiste il Partito Democratico con un segretario, Matteo Renzi, con degli organismi, con circoli e militanti in ogni angolo del Paese.Con Sindaci e amministratori locali nelle grandi città come nei piccoli comuni. Con consiglieri regionali e parlamentari. Con una classe dirigente. Con tante energie ancora da spendere e da mettere al servizio del Paese.
Quindi consiglierei, sempre sommessamente e con tutta l’umiltà di cui sono capace, di riformulare la domanda. Sarebbe interessante metterne in campo una costruttiva e anche educativa.
Per esempio. Alle prossime elezioni politiche, auspicando una tua partecipazione al voto, chi voterai fra gli schieramenti in campo?
Ecco a me piacerebbe che già da ora, i cittadini italiani fossero sollecitati ad esercitare il diritto/dovere di votare, di scegliere, di esprimersi.
Non siamo in un sistema bipolare ma tripolare.
Così i media, pezzo importante della classe dirigente di questo Paese e straordinario strumento di animazione democratica, aiuterebbero, in un momento non facile per la politica, ma anche per l’antipolitica. Come dimostrano i recenti dati elettorali siciliani e di Ostia.
Chiarito quanto la domanda “aut aut” ( o Berlusconi o Di Maio) non mi entusiasmi nemmeno un pò, vorrei esprimermi su alcune risposte che alla stessa mi è capitato di sentire. Se fossi costretto/a fra i due alcun dubbio, sceglierei Berlusconi ovvero, sceglierei Di Maio.
Risposta insopportabile. Tanto più se prima di rispondere hai premesso di “essere una donna/un uomo di sinistra”. Ecco io innanzi a una scelta del genere rovescerei i tavoli e mi ribellerei. Questa è la mia risposta per stare al gioco.
L’alternativa è rafforzare la coalizione di centrosinistra.
Ma siccome dopo la domanda di cui sopra, anche la risposta dei potenzialmente rassegnati, rappresenta una situazione che non c’è, inviterei ciascuno di noi, donne e uomini del Campo progressista e del Partito Democratico, a incanalare energie e intelligenze verso il raggiungimento del traguardo: il rafforzamento dell’alternativa, appunto il campo democratico e progressista, a quell’aut aut che, vista l’esperienza passata al governo ( il centro destra) e le recenti esperienze di governo locale del M5S, non si prefigura, certo, come buona prospettiva per il nostro Paese.
Credo che non ci sia cosa peggiore di sentirsi con le spalle al muro. Aut aut appunto. Ancora più insopportabile se quella percezione ” o Berlusconi o Di Maio” è indotta, consapevolmente o inconsapevolmente non saprei, giocando coi paradossi.
Romina Mura _ Deputata Partito Democratico